Ha aggredito la zia, provando a soffocarla con uno straccio imbevuto di ammoniaca. «Non volevo fare del male a lei, credevo fosse la mia compagna», queste le parole del 30enne che venerdì scorso a Luino (Varese) ha tentato di uccidere la donna mentre dormiva nel suo letto.  Il giovane, a quanto emerso dalle indagini, potrebbe aver agito sotto effetto di stupefacenti, mentre lo zio era fuori per lavoro.

Secondo quanto ricostruito dalla donna, il nipote le sarebbe saltato addosso mentre lei riposava con accanto i figli di due e cinque anni. Le avrebbe bloccato la testa con una mano e con l'altra le ha premuto lo straccio sul viso. Lei, con la forza della disperazione, è però riuscita a divincolarsi facendolo cadere dal letto. Sarebbe stato lui stesso a chiedere di chiamare i Carabinieri, giunti sul posto insieme all’ambulanza.

Soccorsa, la donna è stata portata in ospedale non in gravi condizioni. Il giovane, che viveva con la coppia di zii e non ha precedenti, è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Cittiglio e ora rischia un’accusa per tentato omicidio. Alla luce di quanto accaduto, il Gip di Varese ha convalidato l'arresto e disposto per l'uomo la custodia cautelare in carcere.

(Unioneonline/v.f.)

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