Speranza convoca d'urgenza il Cts, verso il divieto di sostare in piedi davanti ai locali
Si parlerà di riorganizzare il sistema dei tamponi e dei nuovi divieti da inserire nel prossimo decretoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha convocato per comenica 11 ottobre un Comitato tecnico scientifico d'urgenza alla luce dell'improvvisa impennata dei contagi, che ieri hanno raggiunto quota 5.372, e della segnalazione di alcuni ospedali ormai al limite della capienza, anche se la situazione delle terapie intensive è ancora sotto controllo.
Speranza parteciperà alla riunione coordinata da Agostino Miozzo per decidere con gli scienziati la linea per contrastare la diffusione dell'epidemia.
Si parlerà dei nuovi divieti da inserire nel prossimo Dpcm (l'attuale con obbligo di mascherine all'aperto scade il 15 ottobre), ma anche di una riorganizzazione del sistema per sottoporre a test i cittadini. In diverse città si attendono ore per effettuare i tamponi e i risultati arrivano dopo giorni
"La circolazione del virus è molto significativa, c'è bisogno di alzare il livello di guardia", ha detto Speranza alla manifestazione "Sanità pubblica e per tutti" promossa dalla Cgil. "In queste ore abbiamo fatto alcune scelte, quella della mascherina obbligatoria anche all'aperto è una prima scelta che va in questa direzione. I comportamenti delle persone sono decisivi, noi valuteremo l'andamento dell'epidemia ora dopo ora. Abbiamo un piccolo vantaggio rispetto ad altri Paesi ma non ci si devono fare illusioni e se siamo veloci a capire che c'è un cambio di fase possiamo evitare misure più drastiche".
Ancora: "Chi sostiene che le misure di prevenzione siano soltanto lacci e lacciuoli dice una enorme sciocchezza, soltanto un Paese sicure può correre più veloce e ripartire con energia e determinazione".
Nel prossimo decreto allo studio lo stop agli eventi di massa, limitazioni a feste e cerimonie pubbliche e private, un rafforzamento dello smart working per far circolare meno gente e il divieto di sostare in piedi davanti a bar e locali. Più improbabili, ma già se ne parla, una chiusura anticipata dei locali e lo stop agli spostamenti tra Regioni, cosa che "non escludiamo", ha detto ieri il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.
(Unioneonline/L)