Si stringe il cerchio attorno al misterioso “uomo in bicicletta” ripreso dalle telecamere – in contromano – la notte dell’uccisione di Sharon Verzeni, la 33enne di Terno d’Isola (Bergamo) colpita a morte a coltellate durante una passeggiata da un killer ancora senza nome.

Lo riferisce l’Eco di Bergamo, sottolineando che si tratterebbe di un «importante passo avanti» delle indagini. 

«I carabinieri del Nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal sostituto procuratore Emanuele Marchisio, hanno un’idea su chi possa essere il ciclista considerato non tanto l’assassino ma il testimone chiave del delitto. Ci sono arrivati analizzando minuziosamente le riprese delle telecamere: i vestiti che indossava, il modello di bicicletta, i movimenti, i dettagli. Fino a stringere il cerchio, arrivando al nome di un uomo: potrebbe essere lui, ma ancora non hanno la certezza. Su chi sia, se italiano o straniero, se abiti a Terno d’Isola o nei paesi vicini, è tenuto nel massimo riserbo», scrive il giornale.

Dagli investigatori nulla di ufficiale, con l’inchiesta che procede nel massimo riserbo. Da quanto filtra, comqunque, l’uomo in bici, nonostante la pista, non sarebbe ancora stato rintracciato.

Gli stessi inquirenti stanno in queste ore analizzando anche i moviment del conto corrente di

Sharon Verzeni, da cui sarebbero emersi dei versamenti anche a Scientology, cui la donna si era avvicinata da quando aveva trovato lavoro in un bar i cui responsabili fanno parte del movimento. Si tratta di uno degli aspetti presi in considerazione nell'indagine in quanto erano circolate voci di attriti tra la donna e il compagno Sergio Ruocco, che non è indagato. 

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata