Al termine di un'indagine denominata "110 e frode", la Guardia di Finanza di Genova ha fatto scattare la denuncia per 22 persone, coinvolte in un collaudato sistema per la falsificazione degli esami universitari.

Secondo gli inquirenti gli esami incriminati venivano superati grazie all'aiuto di un professore esterno della facoltà di Economia aziendale dell'Università di Genova, che inviava le risposte su WhatsApp durante lo scritto.

Ma sotto la lente dei militari sono finite aanche tesi completamente scritte dal docente e poi discusse dagli universitari.

Il tutto dietro pagamento. Il docente che aiutava gli studenti universitari facendo copiare i risultati dei test prendeva infatti 35/40 euro all'ora per un totale di 1.200 euro alla settimana.

Per le tesi, invece, il docente prendeva circa 600 euro.

Un'attività illecita che, secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle, andava avanti almeno dal 2018.

Come detto, sono una ventina gli studenti coinvolti, ma l'indagine potrebbe ampliarsi ulteriormente.

(Unioneonline/l.f.)
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