All'età di sei anni è stato sottoposto all'ospedale di Perugia a una radioterapia alla testa risultata del 200 per cento superiore a quella prescritta nell'ambito di un trattamento per curare una grave forma di leucemia: è l'accusa che la Procura del capoluogo umbro contesta a un fisico-medico e all'allora dirigente medico della struttura complessa di radioterapia che aveva in cura il piccolo paziente, per i quali ha disposto la citazione in giudizio con l'accusa di lesioni personali colpose.

Il trattamento, avvenuto tra l'ottobre e il novembre del 2016, sempre in base alla ricostruzione del pm ha provocato nel bambino una patologia cerebrale dalla quale è scaturita "una grave regressione nelle capacità di cognizione e di ragionamento e un notevole deficit di coordinazione".

A notare i primi problemi nel piccolo, è stata la madre. In seguito a vari esami e controlli era stata accertata la nuova patologia. La famiglia ha così sporto denuncia-querela attraverso l'avvocato Laura Modena.

LA RICOSTRUZIONE – Nel capo d'accusa nei confronti del fisico medico si parla di "macroscopico errore di determinazione e calcolo della dose di irradiazione precauzionale encefalica" per il bambino. Indicata in 4,5 Gray a seduta "per un'irradiazione complessiva di 36 Gray (in forza di otto sedute)”, veniva invece prescritta "una dose pari a 1,5 Gray per ogni seduta” così da “aumentare del 200 per cento la dose di radioterapia prescritta al minore dal medico che lo aveva in curaL’

L'allora dirigente medico della struttura complessa di radioterapia oncologica è stata invece citata in giudizio in quanto "essendo titolare di una posizione di garanzia" nei confronti del bambino "ometteva di controllare e verificare che l'esecuzione del trattamento radioterapico fosse effettuata nei termini e nelle dosi rigorosamente indicati, così da contribuire causalmente all'insorgenza della patologia cerebrale che non si sarebbe verificata ove avesse compiutamente controllato la correttezza del trattamento radioterapico". Il processo dovrà ora stabilire il perché è avvenuto l'errore oltre alle eventuali responsabilità nel caso.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata