Accordo raggiunto, almeno per le prossime 24 ore, tra i manifestanti e il consorzio Tap che sta espiantando, e ripiantando a 8 chilometri di distanza, 211 ulivi per dare il via al cantiere della parte finale del gasdotto che dovrebbe portare il gas azero in Italia.

Per oggi niente lavori, si ricomincia lunedì.

Il passo indietro del consorzio è arrivato dopo una notte e una mattinata di tensioni.

Ieri sera sono state lanciate due bombe carta contro l'hotel che ospita gli agenti di polizia impegnati nel servizio d'ordine del cantiere.

Stamattina invece il consorzio ha provato ad espiantare gli ultimi 70 ulivi con un vero e proprio blitz (nei giorni scorsi era circolata la voce che i lavori sarebbero ricominciati lunedì). I pochi manifestanti rimasti in presidio hanno fatto partire il tam tam sui social per far arrivare rinforzi e bloccare i camion, che alla fine hanno dovuto fare marcia indietro.

"Una vittoria dei no Tap", esulta il comitato. "Abbiamo lanciato un messaggio politico molto forte, abbiamo dimostrato che se vogliamo possiamo fermare i lavori".

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