I ricercatori di Rete Prisma, sotto il coordinamento dell'Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), arrivati con appositi calcoli a una conclusione: quello precipitato il 15 marzo scorso in Molise potrebbe essere stato un piccolo meteorite. Gli accertamenti sono scattati dopo gli avvistamenti di un "bolide" nei cieli dell'Italia meridionale e, in base alle stime, la zona interessata sarebbe quella di Temennotte, comune di Sant'Agapito, provincia di Isernia.

Il bolide, spiegano gli esperti, "è un corpo celeste di piccole dimensioni, di origine asteroidale o cometaria, che penetra in atmosfera ad altissima velocità con il conseguente surriscaldamento e ionizzazione dei gas atmosferici da cui la comparsa di una striscia luminosa della durata di alcuni secondi. Si tratta di materiale sostanzialmente primordiale, quasi per nulla alterato sin dalla formazione del nostro sistema planetario circa 4,5 miliardi di anni fa, che ci racconta molto sull’origine del Sistema Solare, da cui l’estremo valore per gli scienziati che si occupano di planetologia".

Il corpo celeste in questione è entrato in atmosfera "a una quota di circa 80 km e ha proseguito per una lunghezza totale di 61 km percorsi in 5.3 s con una inclinazione di 84°, una traiettoria quasi verticale. L’altezza e la velocità finale è risultata, rispettivamente di 19,8 km e di soli 2,8 km/s, valori che depongono decisamente a favore per l'arrivo al suolo di una meteorite con una massa stimata di circa 1 kg (una meteorite di circa 8 cm se la densità è di 3.5 g/cm3)". Si suppone anche che non si sia stata frammentazione.

Gli abitanti della zona, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, non sono ancora potuti andare alla ricerca dell'oggetto misterioso ma nei prossimi giorni cominceranno le attività.

(Unioneonline/s.s.)
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