Perquisizioni nelle sedi Tap, tre persone indagate per scarichi industriali inquinanti
I carabinieri hanno posto sotto sequestro alcuni documenti trovati nelle sedi e nei cantieri della società che sta costruendo il gasdottoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I carabinieri del Noe hanno effettuato una serie di perquisizioni e acquisizioni di documenti nelle sedi legali, operative, uffici e cantieri della società Trans Adriatic Pipeline (Tap) a Melendugno, sulla cui costa è previsto l'approdo del gasdotto proveniente dall'Azerbaigian, a Roma e Lecce.
A Villafranca Padovana i militari hanno operato nella sede del laboratorio di analisi Sgs Italia, che è il centro di analisi utilizzato dalla multinazionale per le indagini ambientali su vari cantieri dell'opera.
Nel fascicolo, aperto dalla procura di Lecce la scorsa estate a seguito del rilevamento di agenti inquinanti superiori ai livelli consentiti nelle falde e nei terreni della zona del cantiere pugliese, si ipotizza il reato di effettuazione di nuovo scarico industriale di acque reflue non autorizzato.
Tre i dirigenti della multinazionale iscritti nel registro degli indagati.
Si tratta del country manager Italia di Tap Michele Mario Elia, l'ex amministratore legale Clara Risso e del project manager Italia, Gabriele Paolo Lanza.
Nel dettaglio, i carabinieri hanno posto sequestro tutti rapporti di prova analisi e altri documenti dal novembre 2017 a oggi collegati ai campionamenti effettuati sulle acque di falda sottostanti la località di San Basilio di Melendugno.
(Unioneonline/F)