Un urologo sotto accusa per aver deciso di amputare il pene a un paziente sospettando la presenza di un tumore. Ma il tumore, in realtà, non c’era e ora il paziente chiede al medico un congruo risarcimento. 

La vicenda è riferita dalla stampa toscana, che cita un fascicolo giudiziario all’attenzione del giudice del Tribunale di Arezzo Claudio Lara, che presiederà l’udienza preliminare il prossimo 9 marzo. 

Secondo quanto si apprende, l’intervento errato venne eseguito nel novembre 2018 all’ospedale San Donato di Arezzo. 

(Unioneonline/l.f.)

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