Open Arms, giudici in camera di consiglio: nel pomeriggio la sentenza, Salvini rischia 6 anni di carcere
Processo al capolinea, il vicepremier: «Orgoglioso di aver difeso i confini»Matteo Salvini (Ansa)
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Si sono ritirati in camera di consiglio, dopo brevi repliche della Procura e della difesa, i giudici del tribunale di Palermo chiamati a emettere il verdetto al processo che vede imputato per rifiuto di atti d'ufficio e sequestro di persona il leader della Lega Matteo Salvini. La sentenza sul caso Open Arms è attesa non prima delle 18.
La Procura ha chiesto la condanna a 6 anni di carcere per il ministro, mentre la difesa ha chiesto l’assoluzione.
Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver impedito nell’agosto 2019, quando era ministro dell’Interno del primo governo Conte, lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della ong spagnola.
«Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto, ho mantenuto le promesse fatte, ho contrastato l'immigrazione di massa. Qualunque sia la sentenza per me oggi è una bella giornata perché sono fiero di avere difeso il mio Paese. Rifarei e rifarò tutto quello che ho fatto e sono felice delle dimostrazioni di affetto che tantissimi italiani mi stanno portando. Entro in aula orgoglioso del mio lavoro. Non mollerò assolutamente», dichiara Matteo Salvini prima di entrare nell'aula bunker del carcere Pagliarelli, gremita di pubblico e giornalisti. Presente anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
«Se mi dichiareranno innocente sarò felice per i miei figli e perché ho fatto il mio lavoro. Se mi dichiareranno colpevole sarò felice lo stesso, non mi pento assolutamente di nulla, ho difeso da immigrati clandestini e trafficanti il mio Paese», aveva detto ieri in una diretta social. «Se mi assolvono ho fatto il mio dovere e bye bye sinistra. In caso di condanna ricorreremo in appello, la riterrei una profonda ingiustizia e un danno non a me ma al Paese».
Il vicepremier ha incassato la solidarietà degli alleati di tutta Europa e anche quella da oltreoceano di Elon Musk. «È assurdo che Salvini venga processato per aver difeso l'Italia».
ACCUSA E DIFESA
«Non si può invocare la difesa dei confini senza tenere conto della tutela di 147 vite in mare», aveva detto il procuratore aggiunto Sabella nella requisitoria, ribadendo che «questo non è un processo politico ma basato sugli atti amministrativi» e che Salvini, impedendo lo sbarco, avrebbe compiuto «una scelta personale che andava oltre la linea governativa», che era quella di redistribuire i migranti. Che «prima si fanno scendere, poi si redistribuiscono, altrimenti si fa politica sulle sofferenze altrui. La persona in mare è da salvare, chiunque sia».
L’avvocata Giulia Bongiorno nell’arringa aveva sottolineato che se Salvini è accusato di aver trattenuto i migranti a bordo dal 14 al 19 agosto, Open Arms lo ha fatto dall’1 al 14 «quando era evidente a tutti che aveva il dovere di andare in Spagna». Perché «esiste un diritto allo sbarco, ma non quello di scegliere dove e come farli sbarcare. C'era un porto sicuro in due ore, invece la nave ha bighellonato per giorni».
(Unioneonline)