Sono 200mila i minori stranieri non accompagnati, in fuga da conflitti, persecuzioni o violenze, che hanno chiesto asilo in Europa negli ultimi cinque anni.

E' quanto si legge nel nuovo rapporto "Protection Beyond Reach" di Save the Children, diffuso oggi a cinque anni dal giorno in cui il piccolo Alan Kurdi perse la vita in un naufragio di fronte alla costa turca nel tentativo di raggiungere la salvezza in Europa.

Come lui altri 700 minori, neonati compresi, sono morti cercando di arrivare sulle coste europee, durante pericolosi viaggi via mare.

Nonostante alcuni importanti passi avanti come l'adozione da parte dell'Italia della "Legge Zampa" sulla protezione e l'accoglienza dei minori non accompagnati, l'Ue e gli Stati membri hanno risposto con misure sempre più restrittive e pericolose a questi bambini e adolescenti che hanno diritti e bisogni specifici.

In Italia, segnala l'organizzazione, l'attuale incremento di arrivi via mare a Lampedusa vede coinvolti anche molti minori non accompagnati, 2.168 dall'inizio dell'anno al 31 agosto, e nuclei familiari con bambini, sui quali il gravissimo sovraffollamento dell'hotspot e il prolungarsi dei tempi di trasferimento verso centri di accoglienza idonei a ospitarli, rischia di avere un impatto fortemente negativo.

"Auspichiamo che la condizione delle persone più fragili, dei bambini, dei minori soli, delle donne vittime di violenze e di tutti coloro che giungono in Italia spesso dopo situazioni di grave sofferenza vissute durante il viaggio, e in molti casi nei centri di detenzione in Libia, sia al centro dell'incontro di oggi tra le autorità locali e il Governo. E' necessario velocizzare le procedure di trasferimento, assicurando che ai minori non accompagnati vengano riconosciuti tutti i fondamentali diritti sanciti dalla Legge Zampa, a partire da un'accoglienza immediata degna di questo nome, l'assistenza sanitaria e la nomina di un tutore", ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Notizie preoccupanti arrivano anche dal confine Italia-Francia e dalla rotta balcanica.

Molti minori stanno fuggendo da Paesi che affrontano crisi, alcune delle quali protratte per anni, come la guerra in Siria, al suo decimo anno, e in Afghanistan. La maggior parte degli oltre 200.000 minori non accompagnati arrivati in Europa per chiedere asilo proviene da Afghanistan, Siria ed Eritrea e finisce per restare in Germania, Grecia, Italia e Svezia.

"Ci aspettiamo che l'Italia giochi un ruolo centrale nelle consultazioni europee per il Patto Asilo e Migrazione, garantendo il giusto spazio alla protezione e accoglienza di minori, neomaggiorenni e nuclei familiari con bambini. Auspichiamo, inoltre, che la Legge Zampa possa essere di ispirazione per la costruzione di un sistema di protezione europeo che consideri i minori non accompagnati soprattutto e innanzitutto minori, e non una componente incidentale della gestione delle politiche migratorie", ha concluso Raffaela Milano.

(Unioneonline/D)
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