26 febbraio 2009 alle 08:37aggiornato il 26 febbraio 2009 alle 08:37
Napoli, catturato il presunto pedofilo''Un orco, sempre coperto dalla famiglia''
Era già indagato per violenza sessuale nei confronti di una bambina di 6 anni, che oggi ne ha 9 e vive ancora con luiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
E' stato arrestato il presunto violentatore di Napoli, che avrebbe abusato un ragazzino di soli 12 anni. Si chiama Pasquale Modestino, 53 anni, ed è un dipendente comunale. Era già indagato per violenza sessuale nei confronti di una bambina di 6 anni, che oggi ne ha 9 e vive ancora con lui: la nipotina della donna con cui attualmente convive. Modestino è un operaio del Comune di Napoli addetto alle fogne, da oggi sospeso dal servizio. Il ritratto che emerge è quello di un orco, che agiva coperto dalla sua famiglia, e che viveva con due minori, lasciati paradossalmente a sua disposizione durante le indagini sul suo caso. Ha usato proprio il nome di un bambino di 8 anni, quello del nipote 'acquisito', per ottenere la fiducia del dodicenne adescato l'altro ieri in mezzo alla strada, nella zona di Piazza Carlo III. Di fronte si è trovato un ragazzino forte, che sta reagendo bene e che oggi è stato dimesso dall'ospedale, dopo ore di colloqui con gli psicologi, e la visita di un calciatore del Napoli. Un amarissimo regalo, fra i pianti della madre e il silenzio esterrefatto del padre. Ma lui è uno "deciso", dicono gli inquirenti: talmente in gamba, da portare l'orologio in tasca, a 12 anni, per non farselo scippare mentre giocava a calcio in strada. "Sei amico di P.? - gli ha detto l'orco, facendo il nome del bambino di 8 anni - Sai che ore sono?". Il tempo di togliere l'orologio dalla tasca per vederselo sfilare di mano dal vecchio: ha 53 anni, Pasquale Modestino, ma ne dimostra almeno dieci di più, ha pure tutti i capelli bianchi. Sembrava un gioco, "se lo rivuoi seguimi", gli ha detto ancora, chiedendogli di accompagnarlo al bar. Poi si è scatenata la ferocia di chi per agire sul corpo di un minore prima lo ha picchiato e poi ha usato un bastone. E' proprio il nome del nipotino dell'operaio l'indizio: il bimbo viene identificato. Sarà poi il 12enne a procedere al riconoscimento fotografico dello stupratore, di cui aveva già fornito una descrizione precisa, aiutando gli inquirenti con dettagli sul luogo della violenza oltre che sulla sequenza dei fatti.
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