Sta facendo discutere in queste ore la scelta di una 47enne di Carmignano di Brenta (Padova), Sonia Campagnolo, morta per un tumore al pancreas e al fegato, di far mettere sulla epigrafe della sua lapide il codice Iban di un conto corrente per devolvere un’offerta alla figlia Lisa.

Sul punto di morire, la donna aveva come unico pensiero quello della ragazza, 22enne iscritta a Giurisprudenza all’Università patavina, rimasta senza più nessuno in grado di sostenere economicamente il suo percorso di studi.

Sonia, di professione ragioniera, si è trovata da sola a 25 anni a crescere una figlia, dopo l’abbandono del compagno.

Ha scoperto di essere malata nel dicembre del 2019: aveva fatto degli esami clinici dopo aver sofferto di forti fitte all’addome.

Il tumore era già a uno stadio piuttosto avanzato. Per questo, una volta scoperto di non poter sopravvivere, ha desiderato più di tutto che la figlia potesse avere la possibilità di costruirsi il suo futuro. 

"Il tuo fiore sia un’offerta a sostegno di Lisa", ha fatto scrivere sulla sua epigrafe.

"Diceva che solo con una laurea così prestigiosa avrei potuto essere una donna autonoma. Ecco perché ora io sono determinata ad andare avanti, nonostante tutto", ha raccontato Lisa, "al momento non lavoro ma devo trovare qualcosa da fare per pagarmi gli studi. Ho i nonni materni che mi assistono ma sono anziani e non ce la possono fare da soli".

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata