"Siamo sempre più fiduciosi che finalmente si riesca ad arrivare alla verità e ringraziamo tutti i deputati che hanno fatto in modo" di "concretizzare la nascita della commissione parlamentare di inchiesta. C'è bisogno di verità e non di falsità! Abbiamo un forte bisogno della vicinanza delle Istituzioni. Grazie a tutti i deputati che hanno votato l'istituzione della Commissione! Siamo pronti a ripartire, siamo disponibili per dare il nostro contributo". Lo scrivono, in una nota congiunta, Luchino Chessa, presidente dell’associazione “10 aprile-familiari vittime Moby Prince Onlus” e Nicola Rosetti, vice presidente dell’associazione “140 Familiari delle vittime del Moby Prince”.

Il riferimento è al via libera arrivato ieri dalla Camera all'istituzione di una nuova Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause del disastro del traghetto Moby Prince del 10 aprile 1991.

"Ripartiamo con una nuova commissione parlamentare di inchiesta sulla strage del Moby Prince, votata quasi all'unanimità dalla Camera dei Deputati. Una discussione dei rappresentanti di tutte le forze politiche unite per la ricerca della verità e la voglia di giustizia" si osserva dai familiari. "Tutti i deputati - prosegue la nota - hanno ribadito lo scandalo delle precedenti ricostruzioni ufficiali" di processi e inchieste, "e quanto importante è stato il lavoro della precedente commissione parlamentare di inchiesta. Nessuno oramai crede alla nebbia", "all'errore umano, tutti hanno parlato di un equipaggio che si è sacrificato per cercare di evitare l'ineluttabilità di una morte atroce. Ineluttabilità che è nata dalla assenza dei soccorsi. Tutti i deputati richiamano le parole del Presidente della Repubblica, che nel giorno del trentesimo della strage, ha ricordato che è inderogabile fare piena luce sulla strage". 

(Unioneonline/v.l.)

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