Suo figlio, un ragazzo di 15 anni affetto dalla sindrome di Asperger (un disturbo dello spettro autistico), ha preso un voto molto basso (3 +) in una verifica di geometria.

Un'ennesima umiliazione per una madre già alle prese con la difficile gestione del disturbo dello spettro autistico di cui soffre il figlio, e che per questo ha annunciato di essere in procinto di scrivere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina.

È accaduto a Garlasco, in provincia di Pavia, dove il ragazzo frequenta un istituto professionale.

A darne notizia è oggi il quotidiano "Il Giorno". La donna ha anche intenzione di rivolgersi ad un legale.

"Mio figlio - spiega - ha un quid in più rispetto agli altri ragazzi, ma bisogna saperlo prendere. Alcune materie lo appassionano, altre per nulla".

"Ad esempio - ha proseguito - ha problemi a disegnare e quando si è trovato una verifica a sorpresa di geometria, ha trovato il coraggio di scrivere 'credo siano degli angoli acuti, ma non sono capace di disegnare'. Sarebbe bastato metterlo a un computer, invece gli è stato dato quel voto".

LA REPLICA DELLA SCUOLA - "La prova assegnata aveva lo scopo di valutare l'apprendimento della classe, sulla materia di Tecnica Grafica - puntualizza oggi in una nota Livia Andolfi, direttore generale della scuola -. Quindi non si è trattato di una verifica vera e propria che quindi non ha comportato l'assegnazione di un voto insufficiente né nel registro del docente e né nel libretto dello studente. Nel complesso della classe solo 3 allievi su un totale di 17 hanno superato la prova".

L'istituto fa notare che il ragazzo "ha svolto il test con gli adeguati mezzi di supporto (docente di sostegno e mappe concettuali dalla stessa fornite). Lo studente risulta affetto da sindrome di Asperger certificata dall'Asst di Pavia, nonostante cioò la madre si oppone alla creazione di un piano formativo differenziato e del PEI che verrà comunque predisposto dalla scuola. Il ragazzo risulta perfettamente integrato nella classe e ha un buon rendimento scolastico". La scuola spiega anche di aver ripetutamente contattato la madre dello studente "per fissare un incontro alla presenza del direttore generale della Fondazione stessa e del docente per un necessario confronto su quanto accaduto ed anche per ascoltare le contestazioni (...) tuttavia la signora si è rifiutata di incontrare la direttrice ed il docente, affermando che si trattava di un'inutile perdita di tempo e che si sarebbe rivolta a televisioni e stampa per raccontare la sua versione dei fatti con il dichiarato scopo di mettere in cattiva luce la scuola, anche mediante l'utilizzo di social network".

(Unioneonline/v.l.)
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