Un’altra giornata di manifestazioni No green pass a Milano.

La protesta, partita da piazza Fontana, è stata anticipata da un presidio organizzato dai movimenti No Paura Day e Primum Non Nocere in piazza Duomo.

C’era Gian Marco Capitani, l'uomo che aveva definito la senatrice a vita e sopravvissuta ad Auschwitz, Liliana Segre, "una donna che ricopre un seggio che non dovrebbe e che dovrebbe sparire da dove è" e che stavolta non ha risparmiato un duro attacco al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Assente invece l'ex leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, che ha invece partecipato al presidio in programma a Genova.

Non sono mancati momenti di tensione: un giornalista del programma Tagadà di La7 è stato colpito da calci e sputi da un gruppo di manifestanti, che hanno danneggiato anche la sua telecamera. 

Circa 4mila i partecipanti al corteo. Il percorso era stato concordato con la Questura ma il serpentone, dopo essere passato dal Comune di Milano e aver indirizzato svariati insulti al primo cittadino Beppe Sala, ha effettuato una deviazione non autorizzata all'altezza di via Galileo Galilei spezzandosi in due tronconi e invadendo le strade trafficate. Il corteo si è poi nuovamente riunito, proseguendo ordinatamente fino in corso Sempione. Dove i manifestanti si sono fermati di fronte agli agenti delle forze dell'ordine schierati a difesa della sede Rai fischiando e insultando i giornalisti.

(Unioneonline/D)

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