La rabbia di Elena Cecchettin: «Io non starò mai zitta». E attacca Salvini: «Violenza di Stato»
La sorella della ragazza massacrata dall’ex fidanzato contro il ministro: «Dubitava della colpevolezza di Turetta perché bianco e di buona famiglia»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Io non starò mai zitta. Non mi farete mai tacere».
Elena Cecchettin, 24 anni, la sorella di Giulia massacrata dall’ex fidanzato Filippo Turetta, raccoglie tutto il suo dolore e si fa portavoce della battaglia contro la violenza sulle donne.
«Se domani sono io, se domani non torno, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima», scrive citando l’attivista peruviana Cristina Torres Caceres e poi aggiungendo: «C’è bisogno di capire che “i mostri” non nascono dall’oggi al domani, c’è una cultura che li protegge e li alimenta».
Poi attacca direttamente il ministro dei Trasporti Matteo Salvini «che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché 'di buona famiglia'. Anche questa è violenza, violenza di Stato».
«Non c’è un solo posto dove, come donna, puoi essere sicura in Italia – scrive ancora -. Non ci sono uomini di cui ti puoi fidare, lo Stato ha fallito, incapace di proteggere le sue figlie e non disposto a educare i suoi figli. Chiedi conto a quell’amico che fa sempre battute inappropriate, che tratta le donne come oggetti, che è così possessivo con la sua ragazza da non permetterle di fare nulla senza che lui lo sappia. Parlagli. Spiegagli che, come donne, siamo degne di vivere una vita libera proprio come lui. Qualcosa deve cambiare». E poi, rivolta a Giulia: «Per te bruceremo tutto».
Ancora, cita un post della scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli nel quale quest'ultima ricorda che la Lega «insieme a FdI, che però ha scelto l'astensione, a maggio ha votato contrariamente alla ratificazione della convenzione di Istanbul». «Così - conclude Cecchettin -, nel caso voleste altri motivi per comprendere quanto il femminicidio sia un omicidio di Stato».
Infine invita tutti a partecipare alla manifestazione indetta per domani alle 19:30 a Porta Portello, a Padova, contro la violenza sulle donne e durante la quale sarà anche ricordata Giulia.
(Unioneonline/D)