Un progetto creato dalla Polizia postale e dal Moige, il movimento italiano genitori, contro il cyberbullismo: cento le scuole superiori coinvolte e un'apposita ricerca curata dall'Università La Sapienza di Roma.

I numeri dello studio presentato questa mattina al Viminale mettono in allarme: per l'82 per cento degli studenti non è grave insultare o aggredire verbalmente qualcuno sui social network, l'86% ritiene che non siano gravi le azioni condotte contro la vittima e il 71% dichiara che la vittima non ne porterà alcuna conseguenza.

Dati che forniscono un'immagine dei ragazzi poco consapevole delle conseguenze delle loro azioni e che finiscono per prendere di mira coetanei rendendoli vittime del bullismo e proprio per fronteggiare il fenomeno è nato il progetto "Giovani ambasciatori contro il bullismo e il cyberbullismo per un web più sicuro", che prende il via oggi e riguarderà 15 regioni, oltre 40mila studenti e più di 80mila tra docenti e genitori.

Ecco il video creato dalla polizia postale e dal Moige:

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