Gran parte dell'Italia si sveglia in area gialla, con Sardegna, Sicilia e Valle d'Aosta che sono le uniche regioni ancora in arancione.

È questa la nuova mappa a colori dell'Italia alle prese con l'emergenza Covid così come "disegnata" dalle nuove ordinanze firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia del 7 maggio.

La prima ordinanza classifica in area arancione la Val d'Aosta, la seconda rinnova la zona arancione per la Sicilia e la Sardegna e la terza porta in zona gialla Basilicata, Calabria e Puglia. 

Si apre così la settimana che porterà il Governo a definire il cronoprogramma delle nuove riaperture: dal wedding allo sport, dai ristoranti al chiuso all'allentamento del coprifuoco ai centri commerciali nei weekend. Mentre al ministero della Salute si ragiona su una possibile modifica dell'indice Rt che potrebbe altrimenti rimandare alcune regioni in arancione nonostante il trend positivo su ricoveri e contagi.

Nel fine settimana spiagge e zone della movida affollate, con tanti interventi delle forze dell'ordine.

LA RIPARTENZA – Tra i settori che chiedono a gran voce la ripartenza c'è quello dei matrimoni, che lamenta perdite elevate a causa del blocco delle cerimonie. Analogo discorso per lo sport, con piscine e palestre al chiuso in attesa della fatidica decisione.

Per quanto riguarda i ristoranti al chiuso, caffè al bancone, le novità potrebbero scattare già da lunedì 17 maggio.

E poi c’è il tema coprifuoco, su uno spostamento in avanti, almeno alle 23, chiesto a gran voce anche in Sardegna.

COPRIFUOCO – "Nelle prossime settimane anche il coprifuoco, se i numeri continuano ad essere dalla nostra, con gli ospedali che si svuotano, potrebbe essere spostato in avanti", ha chiarito ieri in tv il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. "Non è una decisione mia, va valutato scientificamente”, ha poi proseguito. I numeri potrebbero consentirlo, tra 7-10-15 giorni. Oggi rispetto a un mese fa abbiamo molti milioni di italiani vaccinati in più. Quando è stata varata la norma ci trovavamo nel pieno della terza ondata". 

(Unioneonline/v.l.)

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