Trentotto cani di razza Breton sono stati salvati dalla loro prigione, le quattro mura domestiche di una villetta di Marcignago, nelle campagne ad ovest di Pavia.

La padrona, vedova sessantenne, che aveva sviluppato una sorta di ossessione, un accumulo compulsivo nei confronti degli animali.

Le femmine non erano state sterilizzate, i cani si erano accoppiati più volte, con cucciolate costrette in spazi sempre più ristretti.

Sembra che il caso fose noto da tempo in paese, tanto che Comune e Asl già cinque anni fa furono costretti a intervenire portando via dieci cani.

"Gli animali che provengono da queste situazioni sono in condizioni penose, trascurati, mal socializzati, infestati da parassiti, malati. Non sappiamo ancora se ci sono delle femmine gravide, sappiamo che abbiamo un dovere morale nei confronti di questi cani e avvertiamo fortissima la responsabilità di traghettarli verso una vita migliore", si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook dell'Enpa Pavia, che ha portato gli animali nella loro struttura.

(Unioneonline/F)
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