Nessun reato senza il corpo del reato: è quanto deve aver pensato il candidato che, durante il quiz per la patente di guida, ha ingoiato un micro auricolare, con il quale un amico gli stava evidentemente suggerendo le risposte giuste.

Non gli è però andata bene, perché l’uomo è stato accompagnato dalla polizia in ospedale, dove una radiografia ha provato la presenza del "corpo estraneo”.

Il curioso fatto è accaduto nei giorni scorsi durante l'esame di teoria per la patente in un'aula dell'Ufficio patenti della Provincia autonoma di Bolzano. Le moderne tecnologie, ormai è cosa nota, possono dare una grossa mano a chi si presenta all'esame impreparato. Da tempo le mini telecamere e gli auricolari vengono utilizzati anche per imbrogliare all'esame per la patente. Le forze dell'ordine hanno scoperto vari casi negli scorsi mesi in Alto Adige. Poche settimane fa la Polizia stradale di Bolzano ha denunciato ben quattro persone che praticavano questo trucco.

Per arginare il fenomeno, alle sessioni ora a volte partecipano anche agenti in borghese della Questura di Bolzano. Sono stati infatti loro a scoprire l'imbroglio.

Il candidato leggeva le domande a bassa voce. Fin qui nulla di strano, si direbbe, lo fanno in molti quando sono concentrati. Il discorso cambia quando poi improvvisamente ogni dubbio e ogni esitazione svaniscono e il candidato inizia a scrivere le risposte giuste.

Vistosi messo alle strette dagli agenti in borghese, il candidato, nella speranza di distruggere la prova a suo carico, ha tolto l'auricolare dall'orecchio e ha ingoiato il prezioso supporto tecnico. La tecnologia ha però da tempo fatto progressi anche sul fronte investigativo e così l'uomo è stato accompagnato dai poliziotti al Pronto soccorso e sottoposto ad una radiografia che ha mostrato la presenza dell'auricolare.

A questo punto inevitabile la denuncia: l’uomo rischia tra i 6 mesi e i 2 anni di reclusione.

(Unioneonline/v.l.)

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