L'uso illecito di fondi della Santa Sede da parte del cardinale Angelo Becciu c'è stato anche se non c'era «finalità di lucro». È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza depositate dal Tribunale vaticano in merito al caso che ha visto coinvolto il cardinale di Pattada

«La responsabilità – si legge nelle carte - non può essere messa in discussione neppure in ragione di un ulteriore argomento che egli ha invece inteso valorizzare in più circostanze: la rivendicata assenza di utilità in capo a Becciu. L'argomento –proseguono le motivazioni – può forse avere una sua rilevanza in una dimensione metaprocessuale (tanto da aver trovato risalto anche sul piano mediatico), ma sotto il profilo squisitamente giuridico (che è l'unico scrutinabile in questa sede) perde del tutto significato» perché «la finalità di lucro è del tutto estranea alla fattispecie di peculato prevista dall'ordinamento vaticano».

(Unioneonline)

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