I no Green pass tornano nelle piazze italiane a manifestare contro il certificato verde.

In ottomila, secondo la Questura, si sono radunati in piazza Libertà a Trieste, nella manifestazione contro l’obbligo di Green pass organizzata dal coordinamento cittadino.

E’ il settimo corteo nella città friulana, anticipato da polemiche e sfide alle autorità di polizia. Assente Stefano Puzzer. Pochissime mascherine e nessun distanziamento, nonostante la recente ordinanza del sindaco che ha imposto, in occasione delle manifestazioni, l’utilizzo dei dispositivi di protezione e il rispetto delle distanze.

Il corteo è aperto da un furgone sul quale è montato un altoparlante che illustra le ragioni della protesta e dal quale è stato più volte raccomandato ai partecipanti di indossare la mascherina.

Quando il corteo è giunto a un paio di isolati di distanza da piazza Unità d'Italia, lungo Riva Tre Novembre, dove non si può accedere, numerose persone si sono staccate dalla manifestazione per fermarsi davanti al blocco delle forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa e con i furgoni blindati messi di traverso. Qui hanno urlato ripetutamente "Vergogna”.

Un gruppo di circa 200 manifestanti intorno alle 18 ha tentato di raggiungere piazza Unità d'Italia da piazza della Borsa a Trieste, spingendo le transenne in avanti nel tentativo di far arretrare lo schieramento delle forze dell'ordine, che però hanno reagito respingendo i manifestanti e agitando i manganelli.

In serata anche scontri con le forze dell’ordine, che cercavano di ricacciare indietro i menifestanti. Sono anche volati tavolini e sedie dei bar della zona.

Manifestazioni in diverse città italiane, anche a Roma Milano, con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che si è detto “preoccupato”. "Purtroppo – ha affermato – i grandi assembramenti in questo momento di ripartenza del contagio non vanno molto bene e rischiano di essere pericolosi”. 

E disordini si sono verificati nella città lombarda. Prima ancora che partisse il corteo, due manifestanti hanno spintonato un giornalista di Fanpage mettendogli anche la mano sulla telecamera. Si tratta di due fratelli entrambi portati in Questura.

Poi il percorso deviato: giunti a metà di corso di Porta Romana i manifestanti hanno imboccato corso di Porta Vigentina, percorrendo una strada non prevista dalla Questura e bloccando completamente il traffico, dirigendosi verso la Darsena. Poi sono stati ricacciati indietro, e non sono mancati momenti di tensione con i numerosi automobilisti rimasti bloccati.

(Unioneonline/L)

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