“Stavamo rientrando dalla spiaggia, ero ancora in costume e con le infradito ai piedi e non avevo il telefonino con me. Avrei voluto chiamare le forze dell’ordine, ma dopo un attimo di incertezza, ho chiesto a mia figlia di accompagnarmi all’appartamento. Quando ho aperto a spallate la porta, dopo avere suonato e bussato invano, si sono chiusi nel bagno. Piagnucolavano, supplicandomi di andare via e minacciandomi di chiamare la polizia e ho capito di trovarmi di fronte a persone insignificanti. Ho lasciato stare, come mi consigliavano i condomini, e ho aspettato gli agenti”.

E’ il racconto del padre della ragazza di 18 anni che accusa cinque giovani, di età compresa fra i 17 e i 21 anni, di averla violentata, nel corso di un soggiorno di vacanza a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine. 

I ragazzi sono ora finiti sotto indagine. Le forze dell’ordine hanno sequestrato i loro smartphone e i magistrati potrebbero autorizzare gli esami del Dna. 

Nel frattempo, sui giornali viene dato ampio spazio al racconto del padre della giovane, che era in vacanza a Lignano con la famiglia e sarebbe stata attirata in una sorta di “trappola”. L’uomo, una volta venuto a conoscenza dell’accaduto, ha deciso di affrontare il “branco” con le maniere forti. Salvo poi fermarsi all’ultimo, come da lui stesso riferito in alcune interviste. 

“Sono però consapevole che potrei essere denunciato perché ho violato la proprietà privata. Ma non mi preoccupo di questo”, spiega. “Non è nemmeno vero che avrei voluto farmi giustizia da solo. Mia figlia mi aveva raggiunto in spiaggia. Era stravolta. Mi ha raccontato, avrei voluto chiamare la polizia, ma ero senza il cellulare. Quando sono arrivate le forze dell’ordine un poliziotto mi si è avvicinato. Ero stravolto, fuori di me, disperato. Lui si è avvicinato e ha detto ‘mi metto nei suoi panni, capisco’. Mi sono sentito meno solo, meno triste. Ora, confido nella giustizia”.

Dal canto proprio, i ragazzi coinvolti rimandano le accuse al mittente e parlano di rapporto consenziente. Hanno lasciato Lignano, in attesa che l’inchiesta della Procura faccia il suo corso. 

(Unioneonline/l.f.)

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