"Rispetto all'estensione del Green Pass, l'idea è quella di pensare a una modulazione e gradualità a seconda del quadro della Regione: si possono cioè prevedere intensificazioni dell'utilizzo del green pass a seconda della situazione".

Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, parlando alla stampa dell’ultima ipotesi del governo Draghi sulla certificazione, mentre la Lega e Fratelli d’Italia confermano il loro "no" contro la possibilità che diventi obbligatorio per accedere a bar, ristoranti e trasporti, sulla falsariga del modello francese.

"Se c'è una situazione che peggiora, automaticamente – ha spiegato ancora Costa - ci può essere un'applicazione più ampia del green pass. È un ragionamento di buon senso: se una Regione rimane bianca ci può essere un tipo di utilizzo di green pass, ma se una Regione ha criticità maggiori, piuttosto che chiudere si applica il green pass più restrittivo". 

Il sottosegretario ha parlato poi di un’altra possibile novità, ancora in fase di studio: "Si va verso la concessione del green pass non più dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino ma dopo il completamento del ciclo vaccinale con le due dosi. È probabile che si vada in questa direzione. Ciò sulla base delle sollecitazioni del Cts, perché siamo nell'ambito delle scelte che la politica fa sulla base delle indicazioni scientifiche".

In Italia hanno completato il ciclo vaccinale oltre 27 milioni e 120mila persone, un numero pari al 50,2% della popolazione over 12.

Al vaglio del governo anche i nuovi parametri del monitoraggio con il quale vengono attribuite le fasce di colore: l’ipotesi è che si andrà in zona gialla se l'occupazione delle terapie intensive sarà superiore al 5% dei posti letto a disposizione e se quella dei reparti ordinari supererà il 10%.

Di Green Pass e nuovi parametri – secondo fonti vicine all’esecutivo – si discuterà durante la prossima cabina di regia a Palazzo Chigi, che dovrebbe essere convocata nella giornata di mercoledì.

Nello stesso giorno, potrebbe tenersi anche il Consiglio dei ministri, previsto comunque entro la fine della settimana.

(Unioneonline/F)

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