Rischiano di pagare un conto salatissimo i due alpinisti spagnoli salvati oggi pomeriggio sulle Tre Cime di Lavaredo dopo aver rifiutato per due volte l'aiuto dell'elicottero del Soccorso alpino.

Le norme regionali venete prevedono che i costi dell'intervento in montagna, per chi è rimasto illeso, a maggior ragione per chi si è messo volontariamente in una situazione a rischio, siano a carico dell'utente.

Parcelle che possono arrivare fino a 7.500 euro, visto che l'elisoccorso vale 90 euro al minuto.

Non ci sono costi se la persona soccorsa è affetta da patologie, o resta ferita e viene portata in ospedale. Ma se l'alpinista si mette a rischio volontariamente, finisce nei guai e viene soccorso senza aver riportato un graffio, rischia di sborsare di tasca propria il denaro per il salvataggio.

L'uomo e la donna di Barcellona non solo si sono messi in pericolo volontariamente e non hanno riportato ferite, hanno per ben due volte rifiutato gli aiuti dell'elicottero del Soccorso alpino: "Eravamo convinti di essere vicini alla cima, volevamo arrivarci da soli", hanno spiegato.

Ai soccorritori chiedevano le informazioni per raggiungere la vetta, ma si rifiutavano di salire sull'elicottero. Oggi pomeriggio si sono convinti.

A determinare la fattura sarà il medico dell'unità sanitaria di riferimento per il 118 di quel territorio, una volta analizzate le relazioni sanitarie e quelle del Soccorso alpino.

(Unioneonline/L)
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