Una tragedia che “si poteva sicuramente evitare”, perché il ragazzo “non doveva uscire fuori sede e invece è uscito”.

Lo dice Angela, zia di Giuseppe Lenoci, il 16enne di Monte Urano (Fermo) morto ieri in un incidente stradale durante lo stage con l’azienda termoidraulica Termoservicegas di Fermo, che svolgeva nell’ambito della frequenza al Centro di Formazione Artigianelli di Fermo.

La mamma Francesca, in lacrime, non se la sente di parlare. I genitori e il fratellino di Giuseppe sono sconvolti per l’accaduto. Parla la zia: “L’uscita dall’azienda non era assolutamente prevista, dunque la tragedia si poteva evitare. Adesso gli avvocati ci stanno aggiornando man mano. Non era previsto ma stanno ancora indagando, non vorrei che quel giorno fosse stato fatto un permesso, ma non lo sappiamo e stiamo aspettando”.

“Giuseppe – ricorda ancora la zia – andava a scuola con amore, gli piaceva. Questa settimana o la prossima avrebbe dovuto essere l’ultimo stage, la prossima estate si sarebbe diplomato. Spero che si faccia chiarezza, è chiaro che mio nipote non tornerà più ma bisogna fare chiarezza”.

Sulla vicenda sono in corso approfondimenti dei carabinieri. Davanti alla sede della ditta Termoservicegas in sosta diversi furgoni come quello sul qual viaggiavano Giuseppe e il conducente 37enne, ora ricoverato in ospedale: silenzio dall'impresa davanti alla richiesta di parlare della vicenda.

“Non è giusto, non solo per mio nipote, anche l'altro ragazzo. Per morire mio nipote non so a che velocità andava...”. Questa è invece la rabbia di Anna, nonna paterna di Giuseppe Lenoci.

“Era dolce, un angelo, gli piaceva tanto il lavoro – racconta -. Ci ho parlato la settimana scorsa. Lui aveva lasciato la scuola e gli ho detto che non volevo: 'te ne pentirai, adesso per qualsiasi lavoro ci vuole un diploma, devi andare a scuola'. Lui mia detto 'sì nonna' però era troppo affezionato al lavoro".

I funerali del ragazzo si terranno a Monte Urano giovedì prossimo alle 10:30.

L’INCHIESTA – Intanto la Procura della Repubblica di Ancona fa sapere che aprirà un fascicolo per omicidio stradale. La pm Serena Bizzarri è ancora in attesa della relazione dei carabinieri sull’incidente e al momento non intende chiedere l'autopsia. Il magistrato non si è pronunciato, ma dovrebbe procedere nei confronti del conducente del furgone aziendale finito fuori strada, un dipendente 37enne della ditta rimasto ferito.

IL MINISTRO – “Tutta la mia vicinanza da padre ma non era alternanza scuola lavoro: Giuseppe stava facendo un percorso di formazione professionale triennale, la rivisitazione va fatta ma vanno coinvolte le Regioni. Un conto è l'alternanza scuola lavoro e un conto è la formazione professionale: dobbiamo rivedere il sistema per una educazione fuori dalle scuole e dai centri di formazione professionale. Ci deve essere un percorso formativo ed uno educativo con esperienze fuori dalla scuola ma non può essere un surrogato del lavoro, deve prevalere il rapporto educativo”, ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi a Mattino Cinque.

“In molte regioni – ha aggiunto – abbiamo il 25-30% dei ragazzi che si disperdono durante il percorso scolastico. La formazione professionale è uno strumento potente anche per ridurre la dispersione ma bisogna mettere l'accento sulla parte educativa e formativa”.

(Unioneonline/L)

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