La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi nella chiesa di San Paolo Apostolo per dare il via alla visita nel Parco Verde di Caivano (Napoli) dopo lo stupro delle due cuginette.

La premier, dopo essere entrata da un ingresso laterale, è stato accolta da un coro di persone che la acclamavano: «Giorgia, Giorgia».

In chiesa ad attenderla c'erano il parroco don Maurizio Patriciello e il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, oltre al prefetto di Napoli, Claudio Palomba.

A Caivano «lo Stato ha fallito», ma «in tempi brevi ci sarà una bonifica radicale», ha detto la premier, provando a tracciare il futuro del Parco Verde, il quartiere maledetto della camorra, dello spaccio e dello stupro delle due cuginette.

Le proteste paventante alla vigilia non ci sono state: ieri, sui social, la premier era stata minacciata da chi l'attacca per la stretta sul reddito, ma i contestatori sono rimasti a casa. Come la gente del quartiere, del resto. Pochi i cittadini scesi in strada per salutarla.

Prima tappa della visita della presidente del Consiglio – accompagnata da tre ministri (Piantedosi, Valditara e Abodi), il sottosegretario Mantovano, le autorità locali - è stata appunto la parrocchia di don Maurizio Patriciello, il prete anti-clan che l'ha invitata. «Meglio di così non poteva andare», ha commentato il sacerdote al termine di un colloquio di oltre 40 minuti, durante il quale le ha chiesto anche un intervento per «oscurare i siti porno».

Dalla chiesa alla scuola, l'istituto superiore “Francesco Morano”, dove Meloni ha presieduto un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica e ha incontrato alcuni studenti e la preside, Eugenia Carfora, figura mitica da queste parti per avere avuto il coraggio di andare casa per casa a riprendersi i suoi ragazzi.

Della carenza dei servizi sul territorio e della possibile assunzione di 30 assistenti sociali la presidente del Consiglio ha parlato col governatore De Luca, assente a Caivano e incontrato a Napoli, mentre sul versante del lavoro ha ricordato che da domani sarà attiva la piattaforma alla quale gli ex percettori di reddito, ma non solo, possono rivolgersi per i corsi di formazione retribuiti e il servizio civile.

(Unioneonline/s.s.)

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