Solo dalla prossima settimana potremmo iniziare a vedere sulla curva dei nuovi casi gli effetti delle riaperture graduali che dal 26 aprile hanno tinto progressivamente di giallo tutta l'Italia, eccetto la Valle d'Aosta.

E’ quanto sostiene il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta.

"Se l’entità della risalita epidemiologica della curva rimane strettamente legata all’aderenza al comportamenti individuali, quella dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva, oltre che dei decessi, è condizionata dalla rapidità con cui saranno coperti, almeno con una dose di vaccino, i fragili e gli over 60”, aggiunge Cartabellotta.

Copertura vaccinale ancora insufficiente, spiega il presidente di Fondazione Gimbe. Oltre 5 milioni di persone ad elevato rischio di ospedalizzazione sono scoperte. Se tra gli over 80 solo il 9,1% non ha ricevuto la prima dose, la percentuale sale al 23,1% nella fascia 70-79 anni e al 42,4% per quella 60-69.

"Ecco perché, pur di fronte al netto miglioramento in atto – spiega Cartabellotta - non conoscendo ancora chiaro il reale impatto dell'Italia tutta gialla sulla curva epidemiologica è fondamentale rispettare la gradualità nelle riaperture, senza imprudenti salti in avanti. Gradualità che, insieme al

completamento della copertura vaccinale negli over 60 e al rigoroso rispetto delle misure individuali, rappresenta la chiave di volta per affrontare questa fase della pandemia”.

(Unioneonline/L)

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