Il Green pass "va preso in considerazione per i grandi eventi come l'accesso a stadi, concerti, è difficile il suo utilizzo per assembramenti più piccoli perché non abbiamo un'equità di accesso al vaccino. Ci sono vari aspetti di tipo giuridico e sociale da considerare".

Lo ha detto il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta su Radio Cusano Campus, ai microfoni di “L’Italia s’è desta”.

In questo momento “la strategia del Green pass può essere presa in considerazione come una spinta gentile a vaccinarsi, ma non per tutte le applicazioni, perché se uno deve esibire il pass per andare al bar e al ristorante è doveroso che siano vaccinati coloro che in quei locali ci lavorano”.

Cartabellotta ha parlato anche della situazione epidemica nel nostro Paese: “C’è un incremento sostenuto dei contagi, in linea con quanto avvenuto in altri Paesi europei, ed è certo che questi numeri aumenteranno nelle prossime settimane”. Ma è ottimista: “Non avremo un grande impatto sugli ospedali perché abbiamo una rilevante quota di popolazione vaccinata".

L’impatto dei ricoveri, ha tuttavia sottolineato, “sarà inversamente proporzionale alla quota di over 60 vaccinati, oltre 2 milioni mancano all’appello. E occhio anche agli over 50, nell’ultimo mese le ospedalizzazioni riguardano in maniera importante anche quella fascia d’età”.

(Unioneonline/L)

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