Nuovo giro di vite contro le sigarette tradizionali ma anche contro le più recenti sigarette elettroniche e-cig e i prodotti da tabacco riscaldato.

Il ministero della Salute guidato da Orazio Schillaci avrebbe già pronta la bozza dei nuovi provvedimenti.

Da quanto si apprende, le nuove norme dovrebbero prevedere lo stop al fumo, incluse le e-cig, nei dehors, alle fermate dei mezzi pubblici e anche nei parchi se sono presenti bambini e donne incinte.
Lo scorso gennaio il ministro Schillaci aveva anticipato l'intenzione di estendere il divieto di fumo «in altri luoghi all'aperto in presenza di minori e donne in gravidanza; eliminare la possibilità di attrezzare sale fumatori nei locali chiusi; estendere il divieto anche alle emissioni dei nuovi prodotti non da fumo (sigarette elettroniche e prodotti del tabacco riscaldato); estendere il divieto di pubblicità ai nuovi prodotti contenenti nicotina e ai device dei prodotti del tabacco riscaldato».

Nella bozza, il divieto di fumo per tutti i tipi di sigarette riguarderebbe non solo l'interno dei locali ma anche i tavoli all'esterno (possibile fumare solo se il locale dispone di un'area riservata ai fumatori).

I nuovi divieti, non ancora definitivi e suscettibili di modifiche, potrebbero essere previsti in un disegno di legge di iniziativa governativa, ma il testo potrebbe essere inserito anche in un altro provvedimento in sede di approvazione.

La stretta non piace a tutti nel governo. Contrario, ad esempio, Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture: «Le sigarette elettroniche stanno aiutando tanta gente ad abbandonare quelle normali. Da ex fumatore che ha smesso 4 anni fa, il divieto di fumarle all'aperto appare esagerato. Voi che dite?", ha scritto su Twitter Salvini, rivolgendosi ai followe.

Di parere opposto gli oncologi, che parlano di «decisione positiva perché è scientificamente provato che il fumo favorisce l'insorgenza di moltissimi tipi di tumore. Il fumo è correlato anche a patologie cardiovascolari e neurologiche, pertanto l'estensione dei divieti è senza dubbio condivisibile».

(Unioneonline/l.f.)

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