Flotilla, per la Cgil «più di 2 milioni di persone in 100 piazze». Tensioni in tangenziale a Milano
Cortei e manifestazioni in tutta Italia nonostante l’alt del Garante(Ansa)
Oggi lo sciopero generale indetto da sindacati di base e Cgil in solidarietà alla Global Sumud Flotilla, giudicato dal Garante «illegittimo» per mancato preavviso. Ma il segretario Cgil Maurizio Landini conferma l’agitazione («è legittima, pronti alle impugnazioni»), mentre la premier Meloni punge. «Weekend lungo e rivoluzione non stanno insieme».
Cortei e manifestazioni in diverse città d’Italia, Sardegna compresa.
LA DIRETTA:
CGIL: «PIU’ DI 2 MILIONI DI PERSONE IN 100 PIAZZE»
«La mobilitazione di oggi è stata un successo: più di 2 milioni di persone sono scese in piazza per partecipare ai cortei che si sono svolti in oltre 100 città italiane per lo sciopero generale nazionale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali, per fermare il genocidio e a sostegno della popolazione di Gaza. In 300 mila hanno percorso le vie della Capitale». Lo annuncia la Cgil in una nota. «Secondo i dati pervenuti finora - prosegue il sindacato - , l'adesione media nazionale allo sciopero generale si attesta intorno al 60%».
CARICHE IN AUTOSTRADA A BOLOGNA
Scontri con cariche delle forze dell'ordine in autostrada e tangenziale a Bologna, con lancio di bottiglie e bastoni da parte del corteo di manifestanti rimasti sulla carreggiata. Le cariche sono partite dopo un frangente di fronteggiamento a stretta distanza, in seguito al lancio di lacrimogeni. Dopo un primo breve tafferuglio, seconda carica sulla corsia laterale della tangenziale per respingere i manifestanti di alcune decine di metri.
PISA, INVASA LA PISTA DELL’AEROPORTO: STOP AI VOLI
I manifestanti che partecipano al corteo pisano hanno raggiunto l'aeroporto "Galileo Galilei" e dopo avere forzato lo sbarramento delle forze dell'ordine hanno invaso la pista e i piazzali dove stazionano gli aeromobili. L'operatività dello scalo è al momento sospesa.
TENSIONE A MILANO
Un gruppo di manifestanti a Milano - alcuni a volto coperto, altri vestiti con tute nere - è avanzato verso la linea dove si sono posizionate le forze dell'ordine lungo la tangenziale occupata e chiusa al traffico. Alcuni con pietre e bastoni. Non ci sono stati contatti, ma dalla carreggiata nord della tangenziale i manifestanti hanno lanciato pietre e bottigliette contro le forze dell'ordine schierate dalla parte opposta. Polizia e carabinieri hanno risposto lanciando lacrimogeni e i manifestanti sono arretrati.
MILANO, BLOCCATA LA TANGEZIALE EST
Una parte del corteo di Milano è entrato sulla tangenziale est e ha bloccato la circolazione. Si tratta del gruppo di manifestanti che aveva deciso di proseguire la marcia anche dopo il termine del percorso ufficiale.
CORTEO IN AUTOSTRADA: A14 CHIUSA A BOLOGNA
L'Autostrada A14 è chiusa a Bologna, fra Borgo Panigale e San Lazzaro, dopo che il corteo ha invaso l'adiacente tangenziale. L'autostrada era stata chiusa per ragioni precauzionali e alcuni manifestanti l'hanno invasa. Chiuso anche il raccordo di Casalecchio fra l'A1 e il bivio con la A14. Risulta così attualmente bloccato quasi tutto il nodo autostradale bolognese.
USB: 300MILA AL CORTEO DI ROMA
«Siamo meravigliosi. Siamo 300 mila». Lo affermano gli organizzatori dell'Usb alla manifestazione di Roma per lo sciopero generale per la Palestina e per la Flotilla, parlando solo della parte del corteo gestita dal sindacato Usb. I manifestanti si sono mossi verso l'autostrada.
BLOCCATO IL PORTO DI NAPOLI
Sono, secondo alcune stime degli organizzatori, oltre diecimila i manifestanti che attualmente stanno bloccando il porto di Napoli, impedendo l'accesso e il deflusso a tutti i veicoli. Attualmente la maggior parte dei pro-Pal si trova radunata all'esterno dell'edificio dove sono ospitati gli uffici della Guardia Costiera e della Autorità Portuale e per la loro presenza sono stati bloccati tutti gli accessi all'area portuale partenopea, sia dalle autostrade che dai varchi cittadini. Il blocco sta provocando conseguenze anche sui collegamenti marittimi per le isole del golfo di Napoli.
OLTRE 60MILA IN PIAZZA A ROMA
Sono oltre 60mila, secondo le stime delle forze dell'ordine, le persone scese in piazza a Roma oggi per la manifestazione in solidarietà della Global Sumud Flotilla. L'afflusso è ancora in aumento. I manifestanti sono partiti in corteo verso piazza di Porta Pia, dove si trova il ministero dei Trasporti. Gli organizzatori hanno presentato, infatti, un ulteriore preavviso e si sono mossi appena è stato rimodulato il dispositivo di sicurezza. La funzionalità della stazione Termini nella mattinata - sottolineano dalla Questura - è stata pienamente garantita senza disagi aggiuntivi rispetto a quelli fisiologici allo sciopero.
TORINO, SI PARTE DA “PIAZZA GAZA”
È partito anche a Torino, da piazza Palazzo di Città ribattezzata da qualche giorno piazza Gaza, il corteo dello sciopero generale per Gaza e per la Global Sumud Flotilla. In migliaia hanno iniziato a radunarsi dalle 9 davanti al Municipio e nelle vie limitrofe, molte le bandiere dei sindacati e della Palestina. Lavoratori, studenti, famiglie con bambini sono pronti a sfilare per la città lungo un percorso di 10 chilometri. Al corteo partecipano anche alcuni consiglieri comunali ed esponenti politici del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle.
A MILANO IL CORTEO SULLE NOTE DI BELLA CIAO
È partito sulle note di '”Bella Ciao” il corteo milanese in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil, Usb e altre sigle. Con in testa il furgone della Cgil i manifestanti hanno subito svoltato in direzione del Politecnico tra grandi difficoltà di spostamento per il fiume di gente presente. Dietro studenti, partiti, associazioni e centri sociali.
LANDINI: «LE PIAZZE SARANNO STRAPIENE»
«Le piazze saranno strapiene. Questa reazione umanitaria di fraternità e solidarietà è una cosa di cui bisognerebbe andare fieri. Dimostra l'umanità e la volontà di persone per bene che vogliono fermare un genocidio e stanno facendo quello che i governi e gli Stati hanno fatto finta di non vedere o di cui addirittura sono complici». Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, intervistato a Radio Anch'io.
(Unioneonline)
