«Tornatene in Barbagia»: questo l’invito-insulto rivolto nell’aula del consiglio comunale di Fiumicino dai banchi della Giunta alla rappresentante d’opposizione Pierpaola Meloni, nata e cresciuta a Cuglieri, trasferita da 20 anni nel centro laziale, dove gestisce un’attività commerciale. 

A raccontare l’episodio, che risale alla riunione dell’aula del 15 dicembre, 

è la stessa Meloni: «Stavamo discutendo il documento unico di programmazione», spiega Meloni, «osteggiato dalla nostra opposizione con ben 175 emendamenti che hanno tenuto la maggioranza in aula fino alle tre di notte. Durante la seduta è successo tuttavia l’impensabile, con il nervosismo che ha preso il sopravvento, in quella che doveva essere una discussione democratica e civile». 

Come documentato anche dalle registrazioni video,  da parte dell’assessora alla cultura Valentina Torresi è partito l’affondo: «Tornatene in Barbagia». Un “invito”, nel rispetto del più classico dei cliché, arrivato dopo che Meloni era intervenuta promuovendo un percorso di street art, citando come modello anche Orgosolo e i murales.

La consigliera comunale Pierpaola Meloni (Onano)
La consigliera comunale Pierpaola Meloni (Onano)
La consigliera comunale Pierpaola Meloni (Onano)

Davanti all’accusa, condivisa sui social, Torresi ha sottolineato: «Non ho detto quello che lei scrive, almeno per come lo cita. Capisco che il vostro ruolo di minoranza e opposizione preveda anche la provocazione, la mistificazione e la strumentalizzazione, ma non la poca correttezza nei confronti dei cittadini che leggono». 

Per poi proseguire:  «La verità va raccontata bene e tutta, ma capisco che non siete abituati. Non ho voglia e tempo di scendere nel chiacchiericcio, ho troppo da lavorare per il Comune di Fiumicino e non solo». 

Pure il sindaco Mario Bacini (un passato da ministro, deputato e senatore), contattato telefonicamente per chiedere se intenda solidarizzare o scusarsi taglia corto: «Scuse ai sardi? Non ho avuto modo di sentire questo passaggio in aula. La seduta era intensa e non posso avere un giudizio completo». 

 Allora Meloni precisa: «Non cerco delle scuse alla mia persona, ma ai sardi: a loro è stato mancato di rispetto. L’assessora Torresi dovrebbe conoscere appieno la Barbagia e la sua meravigliosa gente prima di spendere questi giudizi. Nel 2023 essere ancora a questi livelli è assurdo. Chiederò delle scuse ufficiali nel prossimo consiglio comunale. La misura è colma». 

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