Ci sono ancora molti elementi da chiarire sulla morte di Fabio Palotti, l’operaio trovato cadavere ieri in un vano ascensore all’interno del ministero degli Esteri a Roma.

Nelle prossime ore si terrà l’autopsia sul corpo del 39enne, che servirà a chiarire se è morto sul colpo o dopo ore di agonia e dunque poteva essere salvato. Da una prima ricostruzione pare che sia deceduto ore prima del ritrovamento, risalente ieri mattina. Forse addirittura alla serata di mercoledì. 

Da capire se l’incidente sul lavoro sia avvenuto mentre Palotti lavorava da solo alla manutenzione dell'ascensore e per questo verranno ascoltati il collega che ha scoperto giovedì mattina il cadavere e il titolare della ditta. Intanto emerge che sarebbe morto per schiacciamento e non per essere precipitato nel vuoto, come ipotizzato in un primo momento.

Da qui le verifiche se ci sia stato un malfunzionamento del comando di blocco o una tragica dimenticanza dell'operaio. Gli inquirenti stanno acquisendo anche le immagini delle telecamere presenti in zona. Al momento il fascicolo, coordinato dal pm Antonino Di Maio, è contro ignoti e il reato ipotizzato è omicidio colposo.

(Unioneonline/D)

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