F35, Corte dei Conti: "Ritardi e prezzi raddoppiati, ma non possiamo ritirarci"
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Si sono riscontrate "molteplici problematiche tecniche", "siamo in ritardo di 5 anni" rispetto alla tabella di marcia e i costi dei velivoli sono "praticamente raddoppiati".
Tuttavia, dobbiamo andare avanti con il programma per lo sviluppo e la produzione di F35, onde evitare "una serie di effetti negativi".
A dirlo è la Corte dei Conti nella sua relazione speciale sulla partecipazione italiana al programma per la produzione degli aerei da guerra F35.
Tra gli effetti negativi i giudici contabili annoverano la perdita degli investimenti sostenuti finora e delle opportunità legate allo stabilimento di assemblaggio finale e messa a punto di Cameri (Novara)
La relazione, precisa la Corte dei Conti, pone l'attenzione sulla "valutazione dei profili economici" e non sull'adeguatezza dei mezzi rispetto alle esigenze della difesa italiana.
I costi del programma sono finanziati per oltre il 75% dagli Usa e dovrebbero portare all'Italia - si legge nella relazione - ritorni industriali effettivi pari a 14,2 miliardi e ritorni occupazionali stimati tra i 3500 e i 6400 posti di lavoro, a fronte di investimenti per 4,1 miliardi di euro.
Il costo medio di acquisizione dei mezzi, stimato a 69 milioni di dollari nel 2001, è arrivato oggi a 130,6 milioni
E tuttavia, spiegano i giudici contabili, bisogna andare avanti, onde evitare di sprecare tutti gli investimenti fatti fino ad oggi.
(Redazione Online/L)