Esplode fabbrica dei fuochi d'artificioA Pescara i morti salgono a quattro
"Purtroppo non abbiamo più speranze che trovare solo i resti dilaniati dei corpi dei tre dispersi". Lo ha detto il dottor Emanuele Cherubini, responsabile provinciale del 118 di Pescara che sta coordinando i soccorsi in collaborazione con le forze dell'ordine.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un morto (Alessio Di Giacomo) è stato recuperato dalle macerie e non c'è più speranza di trovare in vita i tre dispersi dopo l'esplosione della fabbrica dei fuochi d'artificio a Pescara. Si tratta del titolare dell'azienda, Mauro Di Giacomo, di Federico Di Giacomo (che dovrebbe essere il nipote) e di Roberto Di Giacomo anche lui parente del titolare. L'anziana ritrovata viva, secondo quanto si è appreso in un secondo momento, è stata trasferita all'ospedale di Penne (Pescara).
I soccorritori e le forze dell'ordine stanno decidendo se e come proseguire nella ricerca dei dispersi, in quanto c'è il forte pericolo di nuove esplosioni per la presenza di polvere nera e fuochi di artificio inesplosi. L'enorme area del cratere - campi coltivati, boschi, uliveti, colline e dirupi - é interdetta e dovrà essere bonificata dagli artificieri, perché come hanno spiegato i carabinieri "con la deflagrazione in tutta l'area si sono disseminati gli ordigni, le bombette con le quali si fanno i fuochi d'artificio". Sarà molto difficile recuperare i corpi, o di quello che resta, dei tre dispersi perché l'epicentro della devastante esplosione sentita nel raggio di chilometri, é avvenuta proprio all'interno del corpo fabbrica dove stavano lavorando i tre Di Giacomo.