È morto nel cuore di un bosco della Val di Sole, in Trentino, forse ucciso da un orso.

Il runner 26enne Andrea Papi ieri pomeriggio non ha fatto rientro a casa. Come di consueto era uscito nel pomeriggio per una corsa all’aria aperta. È stata la sua compagna a lanciare l’allarme, non avendo più sue notizie da tempo.  In corso gli accertamenti a Caldes dove i Carabinieri, la scientifica e le autorità investigative stanno effettuando i rilievi, operazione che sta coinvolgendo anche i forestali della Provincia.

Gli abitanti del posto danno per scontata l'aggressione da parte di un orso. Da tempo si parla di avvistamenti in zona. Solo un mese fa l'aggressione in valle di Rabbi di un escursionista da parte dell'esemplare Mj5. «Vi sono stati attacchi ad animali di allevamento nell'ultimo mese, tra cui una pecora sbranata a margine dell'abitato di Caldes lo scorso 19 marzo», raccontano in paese. «Ci sono state diversi episodi simili nella zona. Bisognava solo attendere la morte di una persona», commentano ancora. 

«È bene ribadire che allo stato attuale ogni ipotesi sulle cause del decesso può risultare non solo infondata ma anche fuorviante. È possibile, ad esempio, che i presunti segni trovati sul corpo del runner e ricondotti ad un animale selvatico, siano successivi al decesso, le cui cause potrebbero anche essere dovute ad un malore», dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali. «In attesa che le indagini facciano il loro corso – fanno sapere dall’Enpa –chiediamo a tutti la massima responsabilità, evitando speculazioni e strumentalizzazioni finalizzate soltanto ad accrescere i consensi in vista della prossima campagna elettorale»

(Unioneonline/v.f.)

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