Esclusa la correlazione tra le epatiti pediatriche e la vaccinazione anti-Covid. Lo chiarisce l’Istituto superiore di sanità in un approfondimento sulle epatiti acute di origine misteriosa che stanno colpendo diversi bambini nel mondo: “Nella quasi totalità dei casi in cui si è a conoscenza dello status i bimbi colpiti non erano stati vaccinati”, fa sapere l’Iss.

Che poi ritiene “improbabile” anche l’ipotesi – avanzata da qualche ricercatore – che siano provocate da un adenovirus. “L’adenovirus – precisa l’Iss – normalmente non è associato a malattie epatiche, in ogni caso quello contenuto nei vaccini a vettore adenovirale anti-Covid utilizzati in alcuni Paesi (in Italia AstraZeneca e Janssen), è geneticamente modificato in modo da non replicare nelle cellule del nostro organismo”. Altri esperti invece sostengono che l’immunità ridotta a causa della diminuzione dei contatti sociali durante la pandemia potrebbe essere una spiegazione.

Spiegazione che non riesce a darsi al momento neanche il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc): “La sola cosa che possiamo dire al momento è che l’impatto è grave, visto il numero di bambini che sviluppano malattia severa richiedendo in alcuni casi anche il trapianto di fegato”, ha detto il direttore dell’Ecdc Andrea Ammon.

In totale nel mondo sono circa 190 i casi segnalati. L'insorgenza della malattia è stata segnalata per la prima volta nel Regno Unito all'inizio aprile e da allora è stata identificata in almeno 12 paesi a livello globale. I casi non sono collegati ai virus tipici solitamente legati a questa condizione, ovvero i virus dell'epatite A, B, C, D ed E.

(Unioneonline/L)

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