Trovato morto in casa il generale Claudio Graziano, 70 anni, presidente di Fincantieri. Ufficiale di altissimo grado, Capo di Stato maggiore della Difesa per tre anni (dal 2015 al 2018) e quindi presidente del Comitato militare dell’Unione Europea, aveva perso di recente la moglie Marisa, un trauma che l’aveva profondamente addolorato. Molte le ipotesi sulle cause della morte, tra le quali quella del suicidio.

«Esprimo profondo dolore per la notizia della improvvisa scomparsa del generale Claudio Graziano», le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella. «Ne ricordo la figura di generoso e leale uomo delle istituzioni, capace di mettere sempre al servizio della Repubblica la sua competenza e la sua professionalità, doti dimostrate negli importanti ruoli di vertice, nazionali e internazionali, ricoperti nel corso della sua lunga carriera».

«Sono sconvolta dalla notizia della tragica scomparsa del Generale Claudio Graziano», il commento della premier Giorgia Meloni. «Ci lascia un integerrimo servitore dello Stato, che in tutta la sua vita ha reso onore alla nazione, alle Forze Armate e alle istituzioni con dedizione, competenza e professionalità. Desidero rivolgere, a nome mio e di tutto il Governo, il cordoglio e la vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari».

Tra i primi a commentare, Antonio Tajani: «La scomparsa del generale Claudio Graziano mi lascia senza parole – ha scritto il ministro degli Esteri su X -. Era un amico ed è stato uno straordinario ufficiale che ha reso onore all’Italia, anche nei suoi ruoli europei. Una preghiera lo accompagni nel viaggio per raggiungere la sua sposa».

Nato a Torino, nel 1953, Graziano si era formato all’Accademia Militare di Modena. Quindi un percorso di crescita fino al comando di due operazioni all’estero. La prima, nel 2006, alla guida della Brigata Multinazionale Kabul in Afghanistan (per la quale diresse numerose iniziative umanitarie nell’ambito delle attività di ricostruzione e di primo soccorso); e poi nel 2007, quando il Segretario generale delle Nazioni Unite gli conferì l’incarico di Force Commander della missione Unifil in Libano. Graziano era anche istruttore di sci e un grande appassionato ed esperto di montagna.
Graziano era stato anche tra coloro che avevano sostenuto la necessità di accelerare sulla costituzione di un esercito europeo

(Unioneonline/v.l.)

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