Il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, pronto a firmare le nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 3 maggio, con la Valle d'Aosta che si sposta in zona rossa e la Sardegna che passa dal rosso all’arancione: sono questi gli unici cambi di colore alla luce dei dati del monitoraggio settimanale.

IL MONITORAGGIO – Nella settimana dal 12 al 18 aprile, e dunque prima della politica di “riaperture” messa in atto a partire dal 26 aprile dal Governo, secondo il monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss sull'andamento dell'epidemia da Covid-19 nel Paese, risale l'indice Rt nazionale di contagio che la scorsa settimana era a quota 0,81 e torna al valore 0,85, uguale a quello della settimana ancora precedente. L'incidenza continua invece a scendere: il valore è a 146 rispetto al 152 della settimana scorsa, ma “ancora troppo alto” secondo l’Iss.

IN SARDEGNA – Dopo tre settimane in zona rossa l’Isola è, invece, pronta al cambio di colore, tornando a quell’arancione che aveva abbandonato due mesi fa per entrare, prima e unica regione in Italia, in fascia bianca.

La Sardegna mostra numeri da zona gialla nell'ultima bozza del monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità riferito alla settimana dal 19 al 25 aprile. Il passaggio di colore è praticamente assicurato, ma è difficile che l'Isola possa transitare direttamente dalla fascia rossa - in cui si trova da tre settimane - a quella gialla e potrebbe restare nel "purgatorio" dell'arancione almeno per un'altra settimana, sempre che la nuova ordinanza del Ministro Speranza non preveda 14 giorni di ulteriori misure restrittive per le aperture di bar e ristoranti e gli spostamenti tra Comuni. 

"La prospettiva che si apre ora è una permanenza di due settimane nella nuova fascia – il commento dell’assessore sardo alla Sanità Mario Nieddu – Abbiamo aperto un'interlocuzione con il ministero per valutare la possibilità di ridurre questo periodo a una sola settimana per passare poi alla zona gialla nel caso in cui l'attuale andamento epidemiologico fosse confermato".

"Se così non fosse - prosegue Nieddu - avremmo il paradosso per cui la Sardegna si troverebbe a scontare due settimane in zona arancione, avendone già trascorse due in zona rossa, sempre con dati da zona gialla. I parametri sono in miglioramento, l'incidenza è scesa sotto i 100 casi per 100mila abitanti, così come l'indice di contagio RT a 0,81".

Dai dati non vengono evidenziati nuovi focolai che sono dati in diminuzione (-36) e cala del 29,1% il numero dei casi in sette giorni che si attestano su 1.531 (95,6 per 100mila abitanti). Anche la pressione sugli ospedali è in fase di alleggerimento.

“Martedì – ha ricordato l’assessore alla Salute Nieddu - in Conferenza Stato-Regioni torneremo a chiedere con forza la revisione di questo sistema, che non risponde alle esigenze dell'economia sarda e di tutte le altre regioni, e nemmeno alle necessità di contenimento del quadro epidemiologico, perché arriva sempre a inseguire parametri che sono già superati. Il caso della Sardegna è emblematico: siamo sempre stati penalizzati nel momento in cui la situazione era in miglioramento e quindi fuori pericolo".

IN ITALIA – Nel Paese nessuna Regione è a rischio alto. Undici Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 10 Regioni hanno una classificazione di rischio basso. Tre Regioni (contro 4 della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Campania e Sicilia hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre di tipo 1.

NEGLI OSPEDALI – Scende ancora, ma rimane comunque alto, il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 8 contro le 12 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%). Quello in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32% rispetto al 40% della soglia). Lo evidenzia, secondo quanto si apprende, la bozza dell'ultimo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss relativo alla settimana 19/4/2021-25/4/2021 (aggiornato al 28/4).

Si registra, dunque, una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 (20/04/2021) a 2.748 (27/04/2021). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255 (20/04/2021) a 20.312 (27/04/2021). 

I COLORI – Ecco, dunque, quali potrebbero essere i nuovi colori delle regioni dal 3 maggio: in rosso Valle d’Aosta, in arancione Sardegna,  Basilicata, Calabria e Sicilia; in giallo Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto. 

(Unioneonline/v.l.-L)

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