A distanza di 31 anni ha confessato l'omicidio, dichiarando di aver sparato alla persona sbagliata.

L'ex collaboratore di giustizia Vincenzo Pavia, in passato legato alla famiglia 'ndranghetista Belfiore, per la prima volta ha detto alla polizia di essere l'esecutore materiale del delitto di Roberto Rizzi, ucciso a causa di uno scambio di persona il 20 maggio del 1987 in un bar di Torino.

La vittima designata era infatti Francesco Di Gennaro, ma Pavia - che agiva per conto del boss Saverio Saffiotti - sbagliò bersaglio.

Di Gennaro venne poi ucciso nello stesso locale un anno più tardi da killer vicini al gruppo Belfiore, che ordinò anche l'omicidio di Saffiotti nel 1992.

Dopo la confessione di Pavia, le indagini delle forze dell'ordine proseguiranno per stabilire se questo episodio possa avere eventuali collegamenti con altri omicidi mafiosi avvenuti in quegli anni e di cui ancora non si conoscono i responsabili.

(Unioneonline/F)
© Riproduzione riservata