Vaccini, dal 10 giugno via alle prenotazioni senza limiti di età
Dopo quella data potrebbero partire le somministrazioni “on demand” anche in farmacia
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Vaccini “on demand” in farmacia e soprattutto senza più fasce di età.
Potrebbe scattare già dal prossimo 10 giugno la svolta “anagrafica” per la campagna vaccinale, come annunciato dal presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga: "Penso che potrebbe essere anticipata rispetto al 10 giugno la possibilità di aprire" la prenotazione alle vaccinazioni a tutti senza distinzione per fasce di età.
L’obiettivo è quello di uniformare i ritmi della campagna vaccinale in tutta Italia, evitando che ci siano Regioni che restano indietro rispetto ad altre.
"Oggi di fatto tutte le Regioni stanno correndo – ha aggiunto Fedriga -. Il problema non sono le fasce d'età in questo momento, ma l'adesione alla campagna vaccinale: abbiamo ancora una resistenza soprattutto in certe fasce d'età".
"C'è una piccola parte molto limitata di no vax - ha osservato - altre invece sono persone che hanno paura e hanno bisogno di rassicurazione. C'è stata comunicazione molto caotica sui vaccini, pensiamo a cosa è successo su AstraZeneca. Dobbiamo rassicurare e dire alle persone che si devono affidare alle evidenze scientifiche e non all'emotività".
IN FARMACIA – Già dopo il 10 giugno, inoltre, forse si partirà con la vaccinazione “on demand” nelle farmacie e a regime vi si potranno effettuare almeno 200mila vaccinazioni al giorno.
Lo ha detto a Sky Tg24 il presidente di Federfarma, Marco Cossolo: "La persona - ha spiegato Cossolo - si potrà recare nella farmacia di fiducia, ovviamente se ne ha diritto, e chiedere di essere vaccinata. Questo sarà determinante nell'ampliare il numero di vaccinazioni. Il cittadino che non ha potuto fare la vaccinazione e che ovviamente è iscritto ai registri vaccinali potrà andare in farmacia e chiedere di essere vaccinato. Il farmacista verificherà nell'ambito delle persone che hanno diritto, lo iscriverà sulla piattaforma e lo prenoterà. Questo faciliterà l'accesso del cittadino alla vaccinazione".
"Andare a regime - ha quindi sottolineato - vuol dire 200.000 vaccini al giorno. Abbiamo 11.400 farmacie che hanno dato la disponibilità. Voglio essere prudente per non creare false aspettative, anche se poi lo faranno tutte; se diciamo che si vaccinerà in 8.000, questo vuol dire 180-200.000 vaccini al giorno".
(Unioneonline/D)