Si è chiuso sulla spiaggia di Steccato di Cutro, ad alcune centinaia di metri dal luogo del tragico naufragio, il corto “Fermare la strage subito”, promosso da Rete Asilo. Qui i sindaci di numerosi comuni hanno deposto una corona e dei fiori lungo il tratto di arenile, indossando una fascia bianca al braccio in segno di lutto per i bambini morti.

Almeno 5mila persone hanno partecipato, decine tra associazioni, partiti, sindacati e movimenti hanno aderito per protestare contro le morti di migranti in mare dopo il naufragio nelle acque antistanti Steccato di Cutro.

Davanti alle circa 5mila persone, una croce realizzata con i legni della barca che si è infranta su una secca.

All'avvio del corteo c'è stato anche un battibecco con una signora che da un balcone inveiva contro i manifestanti, alcuni dei quali le hanno risposto cantando Bella ciao.

Tra i partecipanti anche l'ex sindaco di Riace Domenico "Mimmo" Lucano. «Questa croce è il simbolo della sofferenza oggi. È istintivo essere qui. C'è una piccola comunità a Riace che è rimasta sconvolta. Certe volte ci penso e mi vergogno di essere un cittadino occidentale. Quando ci sono queste fasi emergenziali, le comunità calabresi sono scosse e prevale subito quello spirito di solidarietà che non dimostra il governo. Sono anni e anni che imperversano, che si tenta di colpevolizzare e di criminalizzare le Ong, i salvataggi, chi si occupa di solidarietà. Per loro il paradigma è all'opposto. A Riace non c'era un'utopia era l'istinto della normalità. Quando ci sono emergenze, degli sbarchi, è un fatto normale. Non è normale tergiversare o dire che la responsabilità è di uno o di un altro e quel tempo diventa letale come è successo», ha detto.

Oggi intanto sono state recuperate altre tre vittime: due bimbe, una di 5-6 anni l’altra di età compresa tra 7 e 10, e un adulto. Sono così 76 i corpi recuperati sinora.

(Unioneonline/L)

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