Mentre sale la preoccupazione per l'aumento di contagi e ospedalizzazioni legate alla diffusione della variante Omicron, le terze dosi di vaccino anti-Covid superano in Italia il traguardo dei 15 milioni (15.153.000), pari ad un quarto della popolazione italiana.

In Sardegna le terze dosi totali somministrate sono ormai quasi 360mila. 

"Ancora c'è da lavorare e si deve procedere con la massima velocità alla terza somministrazione", ha detto il premier Mario Draghi.

La media del booster si aggira sulle 400mila somministrazioni al giorno, "un ritmo importante - secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa - che ci permetterà nell'arco di due mesi di completarle".

Sul tavolo del Governo c'è intanto la possibilità di un'ulteriore stretta per frenare la diffusione del virus. La scommessa è che un'accelerazione della copertura con il “richiamo” possa raffreddare la curva ed evitare il ricorso a misure più drastiche.

Il tabellino di marcia delle iniezioni in questo mese di dicembre indica un superamento dei target fissati dalla struttura del commissario Francesco Figliuolo che prevedevano 10,9 milioni somministrazioni nei primi 26 giorni del mese (con una media quotidiana di 419mila dosi). A parte ieri (335mila dosi), nell'ultima settimana si è sempre superata quota 500mila. E i 3,6 milioni di vaccini inoculati tra il 13 ed il 19 dicembre rappresentano il livello più alto raggiunto dalla campagna dalla settimana tra il 19 ed il 25 luglio, quando le iniezioni sfiorarono i 3,8 milioni.

Complessivamente sono 46,1 milioni gli immunizzati, il 77,8% delle popolazione. A trainare sono proprio le terze dosi, che nelle giornate di giovedì, venerdì e sabato scorsi hanno costantemente sforato quota 500mila. Un ritmo che fa ipotizzare al sottosegretario Costa il completamento dei booster sulla popolazione vaccinabile entro il prossimo febbraio.

Da giovedì scorso hub aperti anche ai bimbi tra i 5 e gli 11 anni. In questi primi cinque giorni sono stati somministrati 78mila mila vaccini pediatrici, pari al 2,1% dei 3,6 milioni di bambini nell'intervallo d'età considerato. La risposta delle famiglie è stata differente a secondo delle regioni, in Sardegna si contano oltre 1.700 dosi iniettate.

Il direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon, lamenta che nel suo territorio le prenotazioni per i più piccoli "non stanno andando benissimo e i numeri sono limitati. Finora sono 8.000 su una platea di circa 50.000". Per questo si sta pensando a "iniziative straordinarie per cercare di stimolare l'adesione dei bambini", come ad esempio dei mezzi mobili per vaccinare fuori dalle scuole.

(Unioneonline/v.l.)

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