Nas dei carabinieri in azione nelle mense scolastiche di tutta Italia, Sardegna compresa. Nel mirino dei militari i controlli finalizzati alla verifica dei servizi di ristorazione delle imprese di catering assegnatari della gestione del servizio negli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Ispezioni sono state realizzate dagli asili nido alle superiori, sia pubblici che privati.

Nove le cucine chiuse per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità e formazioni di muffe.

341 le ditte in cui sono state riscontrate irregolarità (il 31 per cento), 482 le violazioni penali e amministrative. Le sanzioni irrogate ammontano a 240mila euro e riguardano soprattutto violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni d’igiene nei locali di preparazione dei pasti, mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto, regolarità di impiego delle maestranze e relativo possesso di adeguata qualifica e preparazione professionale.

Fra gli interventi più significativi, quello portato a termine dal Nas di Sassari: la legale rappresentante di una cooperativa che si occupa della mensa di una scuola dell’infanzia/primaria della provincia è stata denunciata a piede libero “per aver detenuto e somministrato agli alunni alimenti di qualità differente da quelli previsti dal relativo contratto d’appalto del servizio mensa, rappresentati da merluzzo e prodotti carnei precotti, congelati e impanati in luogo di quelli freschi, e uova generiche in luogo di quelle biologiche previste dal capitolato di gara”.

Altre situazioni particolari sono state accertate in un istituto in provincia di Caserta, dove agli alunni è stato somministrato il piatto “pasta e patate” senza la presenza delle patate.

(Unioneonline/s.s.)

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