Solo poche ore prima, a bordo di una nave da crociera e davanti a tutti, aveva chiesto alla sua adorata Valentina di sposarlo. Poi, il dramma: un malore, il disperato intervento dei medici, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Silvio Maisti, 35 anni, è morto stroncato da un infarto che non gli ha lasciato scampo.

I due compagni, diventati da appena un anno genitori di un bimbo, avevano deciso di regalarsi una vacanza di relax nel Mediterraneo, a bordo di una lussuosa nave della Msc.

E lì, con la complicità dell’equipaggio, Silvio aveva deciso di compiere il grande passo: sabato sera è salito sul palco, ha preso il microfono e, porgendole l’anello, ha chiesto a Valentina di sposarlo, fra gli applausi e la commozione dei presenti.

Quindi il ritorno della coppia nella cuccetta con il bimbo, e nella notte la tragedia: poco prima dell’arrivo a Civitavecchia della nave il malore e il disperato tentativo di Valentina di chiedere aiuto, di salvare il suo Silvio, ma per lui i medici di bordo nulla hanno potuto.

Ora, dalla famiglia del ragazzo, arriva però anche un’accusa: a bordo dell’imbarcazione non è stato fatto abbastanza per salvare la vita a Silvio. «I soccorsi sono stati chiamati subito ma sono arrivati in ritardo, quando non c’era più nulla da fare» le poche parole del suocero e padre di Valentina, anche lui a bordo della nave. «Quando siamo arrivati a Civitavecchia è dovuta intervenire la Farnesina per far salire a bordo le forze dell’ordine. Nessuno si è occupato di noi e nessuno ci ha fatto le condoglianze».

Ora le indagini dovranno appurare quanto accaduto, sul corpo del giovane è stata disposta l’autopsia.

(Unioneonline/v.l.)

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