Centinaia di migranti sono sbarcati nel giorno di Natale in Italia tra Sicilia, Calabria e Puglia.

Giunti a bordo di diverse imbarcazioni, di fortuna o delle organizzazioni non governative.

Il primo sbarco nelle prime ore del mattino, quando una vedetta della Guardia di Finanza ha intercettato una barca a vela con cento persone che cercavano di raggiungere la costa calabrese all’altezza di Capo Rizzuto.

Sul veliero, proveniente della Turchia, c’erano anche 25 bambini. I migranti sono stati trasferiti al centro d’accoglienza di Isola Capo Rizzuto dove, dopo il tampone, hanno iniziato il periodo di quarantena. I militari della Gdf hanno individuato anche due sospetti scafisti.

Poi è toccato alla Ocean Viking, che ha attraccato al porto di Trapani con 114 persone a bordo. I profughi sono stati scortati dai carabinieri del Comando provinciale al centro di identificazione di contrada Milo. Sono stati identificati i minorenni e i soggetti vulnerabili, gli altri sono andati sulla nave quarantena della Gnv.

Altri 89 migranti sono giunti invece a Lampedusa, a bordo di un imbarcazione di fortuna in legno di nove metri. Sono stati rintracciati dopo ore di ricerche dalla Guardia Costiera. Il barcone infatti era stato avvistato ma poi se ne erano perse le tracce e si era temuto il peggio anche per le condizioni del mare.

Gli 89 migranti hanno dichiarato di essere originari del Bangladesh, Eritrea, Pakistan e Gambia. All'hotspot di contrada Imbriacola sono presenti 438 ospiti, a fronte di 250 posti disponibili.

Un altro sbarco è avvenuto in Salento, a Santa Maria di Leuca, dove è giunta una barca a vela con 74 persone a bordo, tra cui 25 minori non accompagnati e tre donne. Sono in gran parte afgani.

La barca è stata intercettata dalla Guardia di finanza nel Capo di Leuca, i militari hanno individuato anche due presunti scafisti.

Intanto nel Mediterraneo la Sea Watch 3 ha effettuato quattro salvataggi in poco più di 30 ore, a bordo della nave ci sono ora 350 persone.

(Unioneonline/L)

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