Caos ai seggi elettorali a Palermo dove si vota oltre che per i referendum sulla giustizia anche per il rinnovo degli organi elettivi.

Sono una cinquantina le sezioni elettorali dove stamattina mancavano i presidenti per insediare il seggio, con gli scrutatori in attesa.

"Abbiamo lavorato tutta la notte per reperire presidenti. Attualmente circa 50 seggi non sono ancora aperti ma stiamo notificando altrettante nomine", dice all'Ansa Antonio Le Donne, segretario generale del comune di Palermo.

Come stabilito da una disposizione del Viminale, i seggi non costituiti per la rinuncia dei presidenti - e che non sono stati sostituiti - sono stati accorpati alle sezioni già operanti dove è in corso la votazione. "Presto le operazioni di voto saranno regolari in tutte le 600 sezioni cittadine", fa sapere il ministero, precisando che gli orari delle elezioni non possono essere cambiati se non con una legge.

IL FORFAIT – Il maxi forfait era annunciato visto che già venerdì il comune di Palermo aveva fatto appello agli ordini professionali di avvocati e dottori commercialisti per reperire professionisti da impiegare come presidenti: tutti mobilitati a partire dalla prefettura, ma le adesioni dell'ultimo minuto non sono state sufficienti a colmare in tempo il vuoto che si è determinato.

Inevitabile la polemica, con diversi candidati (ma anche il leader della Lega Matteo Salvini) che hanno chiesto l'intervento delle autorità giudiziarie, a cui peraltro l'amministrazione comunale avrebbe già inviato gli atti.

Stasera, tra l'altro, allo stadio "Renzo Barbera" la squadra di calcio del Palermo giocherà la finale di Play off serie C con il Padova per la promozione in B ed è previsto il pienone con oltre 34mila spettatori. Molti tifosi avrebbero rinunciato alla nomina a scrutatore o presidente di seggio pur di non perdere l'occasione di assistere all'incontro e festeggiare la promozione. Per questo si era pensato a uno slittamento del match, ma la Prefettura aveva deciso di confermare la data dell'evento sportivo.

A NAPOLI – Nel Napoletano, invece, una persona è stata denunciata per corruzione elettorale dai carabinieri di Sant’Antimo. I militari hanno ricevuto una segnalazione anonima ed effettuato una perquisizione in casa di un 45enne incensurato ritrovando tre tessere elettorali intestate ad altre persone. 

Le schede sono state sequestrate. 

(Unioneonline/D)

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