Sale a cinque vittime il bilancio del crollo nel cantiere di un supermercato Esselunga a Firenze.

I vigili del fuoco, che hanno lavorato tra le macerie tutta la notte, hanno recuperato il corpo di un quarto operaio e nel pomeriggio il quinto, quello che disperso sepolto dai detriti. Tre sono invece i feriti che rispondono bene alle cure in ospedale.

Secondo i primi rilievi crolli a catena hanno determinato il disastro nel punto vendita in costruzione al posto di una caserma dismessa e demolita in via Mariti. Prima ha ceduto il solaio più alto, poi tre piani sottostanti. Si ipotizza che avrebbe ceduto una trave in cemento prefabbricato o, addirittura, il dente di un pilone di tenuta della stessa trave. Da qui il primo innesco del terribile crollo che ha travolto otto operai che lavoravano nei solai sotto.

La procura ha aperto un fascicolo per omicidio plurimo colposo. Non ci sono, al momento, indagati. Per tutto il giorno, e sarà così anche nei prossimi giorni, progettisti e tecnici delle ditte, insieme agli inquirenti, sono stati impegnati in un difficile accertamento per stabilire esattamente cosa ha causato il cedimento strutturale.

Gli elementi caduti dall'alto col peso di tonnellate hanno sfondato più solai dell'edificio in fase di realizzazione. Fare luce sulla tecnica di costruzione adottata e sulla qualità dei materiali usati è la strada che gli inquirenti di procura insieme ai tecnici dei vigili del Fuoco stanno battendo. Vengono valutati le certificazioni dei materiali, i metodi e i processi di lavoro, sono stati acquisiti documenti e progetti. 

Una scia di sangue «inaccettabile», sostengono Cgil, Cisl e Uil che hanno indetto uno sciopero unitario a livello regionale nelle ultime due ore di turno: «Facciamo appello a istituzioni, mondo delle imprese, organi di controllo, basta morti sul lavoro!».  Il richiamo è anche alla politica e al governo: la ministra del Lavoro, Marina Calderone, assicura nuovi interventi, un pacchetto di misure, già nel prossimo consiglio dei ministri.

(Unioneonline/D)

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