«Al termine della riunione del 27-28 ottobre scorso, la commissione Grandi Rischi ci ha comunicato che bisogna prepararsi all'eventuale necessità di passare rapidamente verso un livello di allerta superiore rispetto al giallo» sull'area dei Campi Flegrei.

Lo ha detto il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, in audizione alla commissione Ambiente sul fenomeno bradisismico che sta colpendo quel territorio.

Il ministro ha spiegato, citando la commissione, che «l'insieme dei risultati scientifici rafforza l'evidenza del coinvolgimento di magma nell'attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo».

«Abbiamo già definito un perimetro della zona rossa ed oggi ne parlerò con i sindaci», ha aggiunto. «Dopo aver definito il perimetro il governo passerà alla fase esecutiva che è quella di accertare la vulnerabilità del costruito all'interno della zona rossa».

La zona rossa «è quella da evacuare immediatamente in caso di eruzione e comprende circa mezzo milione di persone. La zona gialla è quella in cui si trovano persone esposte a significativa ricaduta di cenere e comprende 800mila persone». 

«Senza reticenze e omissioni, la popolazione deve essere costantemente informata delle esposizioni dei rischi del territorio su cui vive», ha detto ancora. «In questa prospettiva di incertezza – la conclusione – non posso che esprimere un auspicio: quando programmiamo lo sviluppo dei territori investiamo risorse in opere, infrastrutture, case, aziende, cerchiamo sempre di non dimenticarci del rischio, cerchiamo anzi di partire dal rischio per orientare le nostre scelte verso aree e territori adatti. Non possiamo proseguire in un modello di sviluppo che si illuda di chiedere alla natura di adattarsi alle scelte degli uomini».

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata